Dovrei essere abituato a meraviglie della scienza e della tecnica, eppure certe cose mi fanno davvero pensare alla fantascienza pur essendo non solo reali, ma strabelle!
E’ il caso della notizia, apparsa su Physorg.com, di una macchina in grado di tradurre pensieri in parole praticamente con lo stesso ritardo di una persona normale (circa 50 millisecondi).
Utilissima nel caso di persone affette dalla terribile sindrome del lucchetto, che lascia muti e immobili e capaci di comunicare (come nel caso di Bauby) con il battito di ciglia di un solo occhio.

Neuralynx Speech Synth - Fonte Physorg.com
Impiantando un elettrodo nella corteccia cerebrale, dove i pensieri vengono formulati, questi possono essere trasmessi tramite onde a modulazione di frequenza al Neuralynx System (questo il nome della meraviglia tecnologica) che li decodifica e trasforma in parole.
Fantascientificamente Vostro,
RoarinPenguin
fiko… solo un appunto riguardo al post: suppongo sia un “lapsus calami” e tu volessi scrivere “elettrodo” e non “elettrone”… in quanto non deve essere facile “impiantare un elettrone” ! :-p oh, poi magari mi sbaglio in quanto io personalmente non so piu’ parlare italiano !!!!!
Ecciairaggione!
Grazie per il ping, ora è corretto 😉
Elettrodicamente,
RoarinPenguin 😉