Sarà che da quando mi è arrivata la Meraviglia la scorsa settimana sono “sensibile” a tutto ciò che sa di mela ;), ma questa notizia, riportata da Slashdot e IT News Australia merita un posto d’onore nel CuriosBlog!
Il Lawrence Berkeley National Laboratory del Dipartimento di Energia Statunitense ha suggerito la costruzione di un Supercomputer (come il Cray per intenderci) per le previsioni meteo, tipico settore dove questi mostri di potenza (e di consumi energetici) imperano.
L’idea è di utilizzare la technologia a microprocessore inclusa nei telefoni mobili, negli iPod e in altri dispositivi elettronici consumer per realizzare macchine a basso costo e a bassi consumi per eseguire modelli computazionali complessi.
Ma qual è il vero problema? Le nuvole naturalmente 😀
O meglio, la realizzazione precisa della simulazione di nuvole. E per darvi un’idea del casino che c’è dietro, pensate che la potenza necessaria per realizzare una simulazione decente del sistema di nuvole con una scala di un chilometro richiederebbe un computer con una potenza di calcolo 1000 volte superiore a quella disponibile oggi!!!
…più alcuni problemini correlati, secondo una ricerca di Michael Wehner e Lenny Oliker, della Berkeley Lab’s Computational Research Division, e di John Staff del National Energy Research Scientific Computing Center, pubblicata sul International Journal of High Performance Computing Applications di Maggio.
Questa macchinuzza costerebbe circa un miliardo di dollari e consumerebbe circa 200 Megawatt di potenza elettrica… per intenderci quanto basta ad alimentare una cittadina di 100.000 abitanti!
La soluzione potrebbe essere un supercomputer di 20 milioni di microprocessori “tipo iPod”, perchè fornirebbe gli stessi risultati ad un costo di “soli” 75 milioni di dollari, consumerebbe meno di 4-megawatts raggiungendo una potenza di calcolo di picco di 200 petaflops…
Quindi, ancora GRAZIE, Steve 😉
Supercomputisticamente Vostro,
RoarinPenguin